Coronavirus: raffica di denunce per calunnia e diffamazione

Sono tantissime le denunce per calunnia e diffamazione presentate alla Polizia Postale da parte di persone additate come possibili contagiati da Coronavirus.

Oramai, tra gruppi Whatsapp e Facebook, si stanno diffondendo messaggi vocali e post che indicano nomi, cognomi ed attività commerciali con presunte persone in quarantena perchè contagiate dal covid-19.

Il tutto senza alcuna conferma ufficiale, ma semplicemente basandosi su dicerie e “voci di popolo”. Uno dei casi più emblematici è sicuramente quello riguardante un messaggio vocale diffuso ad Aversa, nel quale si parlava di un intero palazzo messo in quarantena, compreso un noto bar della zona.

Naturalmente è tutto falso. Intanto coloro che in questi giorni sono stati letteralmente travolti da questi messaggi hanno cominciato a sporgere denuncia alle autorità. Ricordiamo che per questo tipo di reato,calunnia e diffamazione, si rischia la reclusione fino ad un anno ed una multa fino a € 1.032,91, ma sono anche previste delle ipotesi aggravate per cui la reclusione può essere superiore ai tre anni.

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