
Il bilancio finale è di due arresti e quattro indagati a piede libero per l’indagine intrapresa dai carabinieri forestali del nucleo investigativo di polizia ambientale, ai danni di sei persone tutte residenti nel territorio casertano e che avevano istituito una sorta di “mercato nero” di imballaggi di plastica o di legno di prodotti ortofrutticoli che provvedevano a rivendere ai vari mercati rionali e che poi bruciavano in roghi tossici provocando pericolo per la pubblica incolumità e danno per la salubrità dell’ambiente.
In pratica i sei indagati avevano costituito una vera e propria associazione a delinquere che consisteva nel vendere sottobanco gli imballaggi e poi bruciarli quando fossero ormai inutilizzabili. A loro disposizione avevano un deposito completamente abusivo e degli automezzi. I militari hanno provveduto al sequestro del materiale.