Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere (CE) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora, emessa dall’Ufficio GIP del locale Tribunale nei confronti di sei indagati, gravemente indiziati, a vario titolo, di plurimi episodi, anche in concorso, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente cocaina, marijuana e hashish.
La misura odierna riflette gli esiti di complessa e serrata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che ha consentito di fare luce su diversi episodi di spaccio consumati con modalità continuative ed itineranti, nei comuni proprio di Santa Maria Capua Vetere , San Prisco, San Tammaro, Casagiove, Pontelatone , Capua, Macerata Campania, Portico di Caserta , Casapulla (CE), Curti, Recale, tra i mesi di novembre 2018 e ottobre 2019.
L’attività investigativa è stata sviluppata mediante intercettazioni telefoniche e ambientali correlate all’analisi dei tracciati GPS, nonché attraverso attività di riscontro realizzate dalla Polizia Giudiziaria a margine di mirati servizi di osservazione e pedinamento.
L’impianto indiziario, integrante i presupposti cautelari, è stato, poi, avallato dalle dettagliate informazioni offerte da alcuni acquirenti/consumatori finali dello stupefacente.
I contenuti delle conversazioni captate, che avvenivano attraverso un linguaggio criptico e convenzionale, decodificato dai Carabinieri (lo stupefacente veniva indicato facendo ricorso a termini del tipo “pezzo”, “maglietta”, “caffè”, “birra”) hanno consentito di appurare e fotografare le modalità con cui gli indagati realizzavano l’illecita attività.