Consorzio Generale di Bonifica del Basso Volturno ospita le scuole e le università in gita presso la Diga Traversa di Ponte Annibale

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Il Consorzio Generale di Bonifica del Basso Volturno continua a condure le iniziative prefissate per la Settimana della Bonifica e dell’Irrigazione 2023 ed è la volta delle scuole e dell’Università, in visita agli impianti di derivazione delle acque della Diga traversa di Ponte Annibale, attestata tra Capua e Bellona e che segna la fine del tratto medio del fiume Volturno e l’inizio della bassa.

Nella giornata di ieri, 23 maggio, è stata la volta dell’Istituto Tecnico Superiore “Guido Carli” di Casal di Principe (Caserta). Nella giornata di oggi 25 maggio è invece prevista la visita degli studenti del Dipartimento di Ingegneria dell’Università della Federico II.

Gli studenti, accolti dal commissario Francesco Todisco hanno potuto visitare gli impianti, che hanno una duplice funzione: l’irrigazione della piana inferiore del Volturno e la produzione di energia idroelettrica da parte di Enel Energia. 

“Si tratta di un’attività di formazione che svolgiamo per accrescere nei giovani il livello di consapevolezza sulla presenza di queste infrastrutture così importanti proprio sul territorio dove vivono, studiano e dove, si auspica, un giorno possano lavorare – afferma il commissario Todisco.

“Colgo l’occasione – ha aggiunto – per ringraziare tutto il personale che si è messo a disposizione per mostrare il funzionamento degli impianti di sollevamento proprio in questi giorni: con la stagione irrigua ormai iniziata, nonostante le recenti piogge ne abbiano ridotto la domanda”.  

La traversa di Ponte Annibale è un manufatto in cemento armato che – a paratoie chiuse e raggiunta la linea di massimo invaso – forma un bacino tra i comuni di Capua, Pontelatone, Piana di Monte Verna e Caiazzo che raccoglie circa 8 milioni di metri cubi d’acqua. 

L’acqua a mezzo dei canali adduttori in Destra e Sinistra Volturno va ad alimentare le vasche di compenso dei rispettivi impianti. L’impianto in sinistra Regi Lagni è invece alimentato da una stazione di sollevamento che carica un torrino piezometrico, che consente il successivo vettoriamento delle acque verso i comizi irrigui per gravità e sfruttando un tunnel che attraversa il gruppo dei monti Tifatini.

FONTE E FOTO: Comunicato Mimmo Pelagalli – Addetto Stampa e Comunicazione

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