Bomba carta al Consorzio Unico di Bacino, scattano le perquisizioni

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Dopo la bomba carta esplosa ieri sera davanti alla sede del Consorzio Unico di Bacino sito in Via Fosse Ardeatine a Santa Maria Capua Vetere, sono scattate stamattina le perquisizioni di alcune persone che potrebbero essere connesse all’atto che viene visto non come una bravata solitaria ma qualcosa legato all’attività che svolge il consorzio e alla situazione difficile che coinvolge i lavoratori da anni.

Infatti attualmente i lavoratori del Consorzio sono impegnati in un progetto regionale presso vari comuni che sarebbe dovuto servire ad aumentare la percentuale di raccolta differenziata nei vari centri di zona. E a poter poi permettere l’assunzione di nuovi lavoratori. Però, entrambi gli obiettivi, non sono stati raggiunti e forse molti dei dipendenti attuali ora rischieranno il licenziamento.

La situazione dei lavoratori è tragica dato che dal 2010, data della messa in liquidazione del Consorzio, non svolgono più alcun servizio di raccolta rifiuti presso i Comuni. E gli incarichi essendo a singhiozzo, così come gli stipendi, hanno provocato in questi anni varie proteste, manifestazioni, dimissioni. La Regione ha provato a intercedere per permettere l’assunzione degli stessi in altre aziende di raccolta rifiuti ma non c’è stato nulla da fare.

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