Marcianise. Primo giorno dopo la “zona rossa”: ripartono gli assembramenti

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Dalla pagina facebook ufficiale del comune di Marcianise, si legge un comunicato molto duro contro la popolazione locale che, nel primo giorno utile dopo l’apertura della città al termine del periodo di quarantena comunale, ha ripreso le cattive abitudini:

“Contrariamente a quanto auspicato, si sono verificati stamattina domenica 8 novembre assembramenti all’esterno di diversi esercizi commerciali di Marcianise, in coincidenza con lo stop della zona rossa e con la riapertura degli esercizi stessi. Il fenomeno è stato registrato in particolare a partire da mezzogiorno. L’amministrazione comunale aveva vivamente invitato la cittadinanza ad osservare scrupolosamente le norme anti-covid e aveva invocato la convinta collaborazione dei gestori. Tale situazione ha determinato l’intervento della polizia municipale che ha proceduto nella contestazione delle violazioni, in diversi punti della città. Per alcuni di questi esercizi commerciali scatterà da parte della municipale la proposta della chiusura”.

“In ogni caso”, si legge nel comunicato, “verranno esaminate le immagini delle telecamere di sorveglianza cittadina per procedere alle contravvenzioni delle persone che non indossavano la mascherina e/o provocavano assembramenti.Sulla scorta di quanto è avvenuto stamattina, l’amministrazione comunale sta valutando con la municipale la possibilità di chiudere tratti di strada dove insistono tali esercizi commerciali, così come prevedono le nuove norme nazionali anti-covid. Un piano dedicato sarà elaborato per impedire l’afflusso in quegli esercizi commerciali che sono ai confini tra Marcianise e Capodrise e che stamattina presentavano scene di reiterati assembramenti con il contemporaneo mancato uso delle mascherine. La questione sarà segnalata in prefettura per l’adozione di provvedimenti specifici nelle strade di confine.L’amministrazione comunale rivolge un ulteriore, pressante invito alla cittadinanza ad osservare le norme ribadendo che l’allarme sanitario in città resta alto e che i legittimi interessi degli operatori commerciali e le pur doverose esigenze di vita sociale di tutta la cittadinanza devono essere compatibili con le norme di contenimento del contagio covid. Ogni ulteriore violazione delle stesse vanifica gli effetti derivanti dalla zona rossa che per quasi due settimane ha tenuto bloccato la città determinando le forti proteste di operatori e cittadini”.

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