Flop dell’evento Aidda, organizzato dalla solita Cagnazzo, al Museo Campano di Capua: il Ministro Sangiuliano ha dato buca per la seconda volta. Lo volevano “costringere” con la consegna di un premio, ma Sangiuliano non si è fatto abbindolare dai delinquenti Solino e Magliocca con la regia di Zannini! Troppo intelligente e troppo in alto per confondersi con ambienti e personaggi in odore di camorra.

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Al Museo Campano di Capua oggi 21 ottobre si teneva una tavola rotonda dell’associazione Aidda e prevedeva la consegna del premio cultura 2023 ( che fantasia! ) al Ministro Sangiuliano.
Evento organizzato dalla solita Donatella Cagnazzo.
Ma il ministro ha dato buca (per la seconda volta) trasformando quindi in un flop un evento a cui era stato dato un grande clamore mediatico da parte degli interessati e che poi è stato cancellato da tutte le parti.
Era tutto pronto per mischiare le carte. Aidda premiava il Ministro e i due, Solino e Magliocca, con la regia di Zannini, tentando di riciclarsi come hanno fatto fino ad oggi.
Ma il gioco non è riuscito. Sangiuliano che conosce bene questi personaggi, si è guardato bene dal confondersi con Zannini, Magliocca, Solino e co che hanno fatto tutti gli imbrogli anche con altri dirigenti di cui scriveremo a parte. La camorra c’è e Zannini, Magliocca, Solino e altri dirigenti con Bosco che già sta con il 416 bis, hanno tentato la carta, in combutta con Aidda e soprattutto con la Cagnazzo che ormai sta nel mazzo di carte, usando come specchietto il premio per mettere il Ministro alla berlina .
Ma Solino, Magliocca, la Cagnazzo e tutta la banda bassotti in cui gravita ormai il Museo Campano di Capua sono rimasti con il cerino acceso in mano nelle stanze del Museo diventato il salotto degli intrallazzi privati di questa banda capeggiata da Solino che gestisce il monnezza affair della provincia di Caserta e a cui Magliocca e tanto legato, chissà perché, da avergli dato la dirigenza del Museo senza averne alcun titolo nè competenza. Per non parlare dell’attuale cda molto chiacchierato perché composto anche da personaggi in odore di camorra e da altri che sono praticamente dei burattini nelle mani di Solino.
Poteva il ministro della cultura farsi abbindolare da tali personaggi che sono così carte conosciute e scendere a questi livelli? Qui dove si trova tutto tranne che la cultura?
E quindi flop! E’ stato doveroso mandare una bella mail all’attenzione del dottor Nicola Gratteri a cui sono già arrivate queste notizie!

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