Caserta, al via 2 settimane di forum per un Piano Partecipato: esperti, scienziati, politici, allevatori e cittadini al lavoro contro la disinformazione

Posted On By redazione1
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Al via le due settimane di forum per un Piano Partecipato: esperti, scienziati, politici, allevatori e cittadini al lavoro per sconfiggere la disinformazione e offrire a chi gestirà il Nuovo Piano il supporto degli allevatori e della comunità

“La brucellosi significa pericolo di aborto per le donne incinte, è chiaro o no?” ha dichiarato appena due giorni fa il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ripetendo una delle sciocchezze pretestuose che la sua Task Force ha raccontato in questi anni pur di giustificare un Piano indifendibile. La stessa Task Force che non ha mai sentito in dovere di suggerire alla Regione Campania di mettere in campo una indagine epidemiologica che verificasse la reale dinamica e portata della BRC sulla salute umana nel territorio ma che, in compenso, ha ingigantito problemi, distorto la realtà, piegato la scienza riducendola allo zerbino strumentale per giustificare la copertura di interessi speculativi e, soprattutto, per continuare a mettere le mani su una enorme mole di risorse pubbliche (soldi e prebende) senza risolvere i problemi ma anzi aggravandoli.

 “Venga al Forum, presidente De Luca” dice Gianni Fabbris ” imparerà qualcosa e soprattutto capirà quante bugie antiscientifiche le sono state servite in questi anni e potrà valutare (ma lei da uomo di cultura quale è lo sa bene) che la scienza, avendo di per se una natura probabilistica, è sempre esposta al rischio di poter servire diversi padroni e interessi. Se verrà al Forum che terremo nel Comune di Casal di Principe potrà ascoltare la voce, le esperienze, le relazioni, le lezioni di chi ha scelto di non rispondere necessariamente al potere della speculazione e degli interessi privati e vi troverà una comunità impegnata a capire come risolvere i problemi trasformando una difficoltà in occasione di riscatto e rilancio”

E’ con questo auspicio che prende il via il percorso che porta il Movimento Salviamo le Bufale a mettere in campo entro il 17 giugno prossimo il Forum per un Piano Partecipato di soluzione delle zoonosi e di rilancio e valorizzazione dell’allevamento Bufalino e del suo ciclo economico e sociale. Primo obiettivo cambiare pagina ponendo le basi per risolvere problemi tenuti aperti per interesse e non solo per incapacità, secondo la logica per cui “finchè c’è brucella c’è business”

E’ iniziata oggi la diffusione del documento/invito a  partecipare al Forum per il Piano Partecipato, in cui vengono fissati obiettivi e indicato un percorso per un primo risultato atteso; quello di offrire a chi gestirà il Nuovo Piano l’ambiente collaborativo e il supporto per rimediare al primo dei fallimenti di questi ultimi dieci anni di Piani imposti “manu militari”: la mancanza di condivisione e di coinvolgimento di tutti i portatori di interesse.

Saranno quindici giorni di webinar, worshops online, incontri di lavoro su diversi temi (il documento ne individua 17 ma altri potranno emergere dal lavoro, che coinvolgeranno esperti di massimo livello nazionale e internazionale, medici, veterinari ma, anche, allevatori, sindacalisti, rappresentanti di esperienze sociali, esperti economici e di sviluppo tecnologico e scientifico.

Due le fasi del lavoro: una prima fino al giorno 15 di giugno con i seminari/focus di approfondimento che raccoglierà le proposte ed una seconda parte fra il 16 e il 17 mattina in cui le diverse proposte verranno sintetizzate in un documento di sintesi e di lavoro su cui sviluppare le attività nel prossimo periodo.

Un documento di lavoro che si pone due primi obiettivi concreti: quello di definire i principi e le azioni su cui costruire un rapporto utile di collaborazione fra le istituzioni e il territorio per implementare un Piano di gestione delle zoonosi medico/sanitario efficace e condiviso e (insieme) definire le linee strategiche su cui mettere in campo parallelamente una azione di rilancio della comunità, della economia e del tessuto ambientale e sociale delle Terre delle Bufale.

Se a base del Piano Medico Sanitario è assunto come Piano di partenza il documento votato all’unanimità dal Senato e fatto proprio dal Governo che indica gli strumenti su cui cambiare radicalmente il Piano fallimentare della Regione Campania.

Comunicato Stampa

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