Maddaloni, sequestro di oltre 3 milioni ad una società

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I Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno dato esecuzione alle operazioni di sequestro delle disponibilità finanziarie della “GLOBAL TEK SRL”, esercente l’attività di “comm. dettaglio di spec. apparecchiature per telecom. e telefonia”, con sede in via Sergente Del Monaco 23 a Maddaloni, nonché delle liquidità di un 59enne, per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro.

Il sequestro preventivo – si legge in un atto della Procura – è stato disposto dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere fino al profitto illecito derivante dall’evasione delle correlate imposte IVA e IRES relative agli anni d’imposta dal 2017 al 2018. L’esecuzione del provvedimento cautelare costituisce l’epilogo di una attività di indagine delegata dalla Procura, al fine di approfondire, sotto il profilo delle responsabilità penali e delle correlate fonti di prova, gli esiti del controllo fiscale eseguito nel 2018 dalla locale direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate nei confronti della “GLOBAL TEK”. Ciò in piena attuazione del protocollo investigativo in materia di reati tributari siglato dalla medesima Procura con il Comando provinciale della Guardia di Finanza e la direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Caserta al fine di assicurare il miglioramento dell’efficacia complessiva e della tempestività dell’azione di contrasto all’evasione fiscale e il proficuo svolgimento delle indagini nello specifico settore. In particolare, le attività investigative hanno permesso di accertare come la “GLOBAL TEK” abbia acquistato merce nell’anno 2017 per 5.810.946,13 euro e nell’anno 2018 per 1.171.984 euro, in esenzione d’imposta attestando falsamente la qualifica di esportatore abituale, mediante l’emissione di dichiarazioni d’intento false, non rivestendo lo status di esportatore abituale. Pertanto, con la presentazione della dichiarazione ai fini IVA per l’anno 2017, risultata essere infedele, ha posto in essere una consistente evasione di imposta quantificata in 2.765.825 euro; mentre per l’anno 2018, la citata società risulta non aver presentato la prevista dichiarazione ai fini Iva conseguendo un ulteriore profitto illecito – corrispondente all’IVA non dichiarata e non versata – quantificata in 676.540 euro. Conseguentemente, il legale rappresentante è incorso, con tali condotte, nella violazione delle fattispecie delittuose di “Dichiarazione infedele”, per l’anno d’imposta 2017, nonché di “Omessa dichiarazione”, per l’anno d’imposta 2018, previste e punite dal D.lgs. n. 74/2000. Al fine di inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante dall’evasione, è stato richiesto al competente GIP di sequestrare il patrimonio frutto di tale illecito arricchimento, il quale – concordando con tale prospettazione – ha disposto il sequestro preventivo delle liquidità della società e, per equivalente, dei beni nella disponibilità dei suoi amministratori fino a concorrenza del valore delle imposte complessivamente evase. Sulla base di tale provvedimento, quindi, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno sottoposto a vincolo cautelare somme di denaro giacenti sui cc/cc sia della società che del legale rappresentante. 

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