Pignataro Maggiore: licenziato in piena pandemia, il giudice ordina il reintegro

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Il lavoratore Gianluca Teratone era stato licenziato durante la pandemia dalla Nuroll Spa di Pignataro Maggiore, ma il tribunale del lavoro ha

disposto il reintegro ritenendo illegittimo il licenziamento. L’uomo, rappresentante sindacale della Filctem Cgil era stato licenziato quando, per tutelare i propri colleghi sul posto di lavoro, aveva comunicato alcuni contagio Covid-19 nel carcere di Secondigliano dove la moglie svolge il lavoro di infermiera. “Il Tribunale del lavoro ha ritenuto ‘insussistente il fatto materiale’ contestato al lavoratore e la relativa condotta conforme al protocollo di sicurezza applicato in azienda per la lotta al Covid 19 – dichiarano come si legge sulla pagina Facebook del sindacato gli avvocati Raffaele Ferrara e Giuseppe Tescione, dell’ufficio legale della CGIL di Caserta – La pronuncia si segnala per l’alto valore simbolico che la tutela del lavoratore, nonostante l’evoluzione normativa e giurisprudenziale regressiva, ancora assume quale presidio di legalità e principio fondante del nostro sistema costituzionale”.

“Siamo particolarmente soddisfatti – aggiunge Matteo Coppola, Segretario Generale della Cgil di Caserta – perché con questa sentenza si riafferma ancora una volta il valore della dignità del lavoro e del ruolo della Cgil per contrastare gli abusi, le prova di forza e la strumentalità delle accuse mosse contro il lavoratore. Il reintegro di Gianluca Teratone ribadisce l’impegno quotidiano della CGIL a tutela dei soggetti contrattualmente più deboli e la nostra funzione di avamposto nella lotta di rivendicazione dei diritti riconosciuti dalla legge e dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. Contro ogni ricatto e tentativo di svilire la dignità dei lavoratori la Cgil c’è e sarà sempre in prima linea”.

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