Carinola, ancora allarme contagi in carcere: i sindacati scrivono al Prefetto di Caserta

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Non si ferma l’ondata di contagi nel Penitenziario di Carinola. I Sindacati hanno scritto una nota congiunta nella quale si formula un appello al Prefetto di Caserta Raffaele Ruberto, al direttore generale dell’Asl Ferdinando Russo, al Governatore della Campania Vincenzo De Luca ed e al sindaco di Carinola Antonio Russo.

“La prevista e temuta terza ondata della pandemia da Covid-19 sta investendo a largo raggio anche la nostra regione con effetti devastanti e, in particolar modo, il carcere di Carinola – scrivono i sindacati  – dove si sta registrando un pericoloso focolaio con un aumento quotidiano e vertiginoso del contagio, tanto da rimanere pericolosamente sguarnito l’istituto in questione, tanto è che in un turno pomeridiano si è registrata addirittura la presenza di sole 2 unità in confronto alle 13, numero già al di sotto della soglia minima di sicurezza”.

“È di pochi giorni fa la triste e sconvolgente notizia inerente alla scomparsa di due servitori dello Stato, entrambi vittime del virus, la cui colpa è stata quella di prestare servizio presso l’istituto di Carinola e quello di Napoli Poggioreale – continuano i sindacati Si.N.A.P.Pe, OSAPP, UIL P.A., PP USPP, FNS CISL, CNPP, FP CGIL – È evidente che l’evoluzione della pandemia richiede un contenimento immediato ed incisivo teso a salvaguardare la salute di quegli uomini e di quelle donne che con spirito di abnegazione servono lo Stato, nonché la sicurezza stessa degli istituti penitenziari. Nello specifico, infatti, presso il carcere di Carinola la carenza di personale dovuta ai numerosi contagi sta causando enormi problemi di carattere organizzativo e gestionale con inevitabile ripercussione negative sia sulla sicurezza interna, che sull’ordine pubblico. Purtroppo, i provvedimenti adottati nell’immediato dall’amministrazione penitenziaria, ai vari livelli interessati, come era già prevedibile, sono risultati inefficaci, inefficienti e fallimentari come dimostrato dallo stato dei fatti”.

“Richiediamo quindi l’immediato invio di personale di polizia penitenziaria in missione con provvedimenti di carattere stabile con tutti gli istituti giuridici ed economici che prevede la normativa oltre alla chiusura di tutti i locali di aggregazione presenti in istituto che possano comportare pericolosi assembramenti. Si chiede altresì una tempestiva ispezione delle autorità sanitarie ed amministrative finalizzata a valutare l’idoneità, la salubrità ed igiene dei luoghi di lavoro ed il rispetto dei protocolli Covid sottoscritti sia a livello centrale che periferico. In assenza di risposte concrete si valuteranno altre e più incisive forme di protesta”.

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