Anche l’Anci a sostegno del decreto “Ristori”: i dettagli

0 0
Read Time:3 Minute, 23 Second

L’Anci, tramite le sue pagine ufficiali, ha pubblicato delle slides elaborate sulle principali misure di sostegno previste dal decreto ‘Ristori’. Il provvedimento è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 ottobre ed è entrato in vigore il 29 ottobre 2020.

Nel Decreto Ristori il Governo ha approvato un pacchetto di misure per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi coinvolti dalle limitazioni del DPCM 24 Ottobre 2020, nonché dal perdurare dello stato di emergenza legato alla crisi Covid. I fondi stanziati sono dunque destinati al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni imposte almeno fino al 24 novembre, e che potrebbero essere estese in caso di eventuale lockdown.

Le imprese dei settori penalizzati dalle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con  la stessa procedura dei contributi previsti dal decreto Rilancio. La platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato superiore a 5 milioni di euro (ristoro pari al 10% del calo del fatturato). Potranno fare domanda anche le attività che non hanno usufruito di precedenti contributi, mentre l’erogazione è automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda e ottenuto il contributo. L’importo dell’indennizzo varierà dal 100% al 400% di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio.

Vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario, con causale COVID-19, da utilizzare tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 dalle imprese che hanno esaurito le precedenti settimane e da quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche. È prevista un’aliquota contributiva addizionale differenziata in base al calo di fatturato, mentre invece la nuova cig è gratuita per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, se ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 o per le imprese interessate dalle restrizioni.

Viene riconosciuto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (a parte il settore agricolo, diversamente gestito) che hanno sospeso o ridotto l’attività per l’emergenza COVID, per un massimo di 4 mesi da fruirsi entro il 31 maggio 2021. L’esenzione si calcola in base alla perdita di fatturato ed è pari:

  • al 50% dei contributi con una riduzione del fatturato inferiore al 20%;
  • al 100% dei contributi con una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%.

Il credito d’imposta sugli affitti (già applicato nei mesi scorsi) viene riproposto per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, esteso alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro ed un calo di fatturato del 50%. Il credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato.

Il saldo IMU per gli immobili e le pertinenze in cui si svolgono le proprie attività è cancellata per le categorie interessate dalle restrizioni.

  • Indennità di 1.000 euro per autonomi e intermittenti dello spettacolo;
  • proroga cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo.
  • 400 milioni per agenzie di viaggio e tour operator;
  • 100 milioni per editoria, fiere e congressi;
  • 100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale;
  • 400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali.

A tutti coloro che ne avevano già diritto e a chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del beneficio verranno erogate due mensilità del Reddito di emergenza.

È riconosciuta un’ulteriore indennità da 800 euro destinata a tutti i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità da 600 euro del Cura Italia e del DL Rilancio. Viene istituito un apposito Fondo per misure di sostegno ad associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività.

Per le imprese delle filiere agricole, pesca e acquacoltura coinvolti dalle misure restrittive, contributi a fondo perduto a chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e a chi ha subito un calo del fatturato superiore al 25% nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %
YouTube
Pinterest
Instagram