Giovanni Guarino, dirigente provinciale della Fiadel, e Gianfranco Spano, segretario provinciale Uil, hanno rilasciato un comunicato dopo il mini focolaio che ha colpito i dipendenti della Senesi, l’azienda che si occupa dello smaltimento rifiuti ad Aversa:
“La valutazione meritava un’approfondita analisi. Nel cantiere rifiuti di Aversa potrebbe esplodere una bomba virale. La cosa che più allarma è il modo in cui viene gestita l’intera faccenda dall’azienda e dall’assessore preposto. Per l’esattezza quattro dei 5 operatori contagiati svolgono sevizio in concorso con altri operatori, mentre un quinto svolge mansioni di piazzalista, per cui a contatto con tutti gli operatori che svolgono il servizio di ritiro dei rifiuti, provenienti dalla raccolta differenziata. Considerato che il virus resta incubato fino a 14 giorni, ci sorge spontanea una domanda: ma queste 5 persone non hanno avuto alcun contatto con nessun operatore ecologico del cantiere rifiuti di Aversa? Con nessun utente? Con nessun altro?. A queste domande ci aspettavamo una risposta da parte dell’Asl territoriale, oppure dalla Senesi mentre, dall’assessore all’Ambiente, piuttosto che tentare di ridimensionare il caso, con affermazioni alquanto approssimative ed improvvisate, auspichiamo un coinvolgimento maggiormente responsabile ed autorevole, senza lasciare nulla al caso. Non osiamo nemmeno immaginare le notevoli conseguenze negative che sarebbero costretti a subire i cittadini aversani nel caso in cui si verificherebbe un focolaio nella provincia di Caserta, solo per la trascuratezza di qualcuno“. Quattro dipendenti, infatti, sono risultati positivi al Covid-19.