Caserta, La lingua di Massimo Troisi e le periferie napoletane a Capua il Luogo della Lingua festival  

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La lingua di Massimo Troisi con Veneruso e la Pavignano, le periferie napoletane con Lanzetta, Duello e Albrizio a Capua il Luogo della Lingua festival  

La giornata di Capua il Luogo della Lingua festival di venerdì 26 maggio, nella Chiesa dei Santi Rufo e Carponio, presentata dal critico cinematografico Francesco Della Calce, in collaborazione con il Mitreofilmfestival, è tutta dedicata alla lingua di Napoli e della sua periferia. 

Partiamo con l’attore e scrittore Peppe Lanzetta, che le periferie le ha raccontate quando erano invisibili, che torna sugli scaffali con il suo “Messico napoletano” e con il giornalista di fanpage Gennaro Marco Duello che con Gianluca Albrizio riaccende un faro su una ferita ancora aperta, quella di Secondigliano, con il libro “California Milk Bar. La voragine di Secondigliano” (Rogiosi) 

La serata continua con un evento a cui il direttore artistico del festival, Giuseppe Bellone, tiene molto, in occasione dei 70 anni dalla nascita di Massimo Troisi incontriamo il nipote, il regista Stefano Veneruso autore del libro “Massimo Troisi. Il mio verbo preferito è evitare”. (Rizzoli) e la storica sceneggiatrice dei suoi film e compagna di vita Anna Pavignano, autrice del libro “Da domani mi alzo tardi” (e/o), dal cui Stefano Veneruso ha liberamente tratto la sceneggiatura per il film omonimo. Sarà presente Gaetano Daniele, storico produttore dei film di Troisi tra cui anche il film capolavoro “Il Postino”. 

Chiude il venerdì di Capua il Luogo della Lingua Lingua festival il concerto a palazzo Lanza di due talentuosi musicisti, Dario Deidda e Lello Petrarca 

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