Nuova comunicazione del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino

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Gianni Fabbris: “Dopo un lungo assordante silenzio, avendo fallito la strategia che ha cercato di nascondere la verità, prendendo finalmente atto che nel Paese e in Europa ormai la questione è posta, in questi giorni l’ordine di scuderia è cambiato: “contrordine compagni, non serve più ignorarli, ormai la pentola è scoperta: adesso passiamo al piano B: confondere e depistare! Presto!Parlate!”Accade cosi che in questi giorni vengono diffuse dai supporter del sistema di macellazione delle bufale (evidentemente sotto pressione perché “sorpresa, sorpresa” deve rendere conto dei suoi risultati) una serie di NON NOTIZIE che di nuovo hanno una sola caratteristica: finalmente chi ha taciuto finora dice qualcosa. Viva Dio! Evidentemente è cambiato l’ordine di scuderia.”

Nel documento vengono chiariti sia la falsa interpretazione delle dichiarazioni della Commissaria Europea alla Salute Kyriadikes sia le dichiarazioni strumentali e fuorvianti della Coldiretti in merito a supposti “sviluppi positivi del Piano”. “In verità quei dati ci stanno documentando come avanza  l’obiettivo tanto caro alla Coldiretti ed all’Assessore Caputo di eradicare le imprese dalla Provincia di Caserta delocalizzando le produzioni verso altre aree e costringendo le aziende a chiudere.” 

Il Coordinamento entra nel merito e annuncia che mercoledi mattina depositerà alla Commissione di Indagine del Senato il documento completo (che sarà quindi pubblicamente fruibile dopo che è già stato depositato agli atti della Commissione Europea già un mese fa) ) da cui si capirà bene che i risultati dichiarati mostrano l’incapacità del Piano di raggiungere gli obiettivi dichiarati nei tempi e nelle modalità mentre le aziende e il territorio continuano a pagare grandi prezzi.

Infine il Coordinamento (che ha costituito un Osservatorio sul Bufalo Mediterraneo Italiano che, fra l’altro, monitorerà e documenterà i lavori della Indagine Conoscitiva) ha pubblicato un commento alla audizione del Direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo audito nella stessa giornata del 20 aprile in cui si è avviata l’audizione di Fabbris che proseguirà il 26 aprile prossimo.

Per gli allevatori il Direttore con le sue dichiarazioni ha dimostrato di non conoscere affatto la realtà dell’allevamento Casertano o, se la conosce, ha una conoscenza vecchia e superata dai fatti e, soprattutto, ha una idea distorta degli allevatori che evidentemente considera rozzi ignoranti e incoscienti probabilmente acquisita dai suoi colleghi della Task Force Napoletana e dallo stesso Presidente della Regione De Luca.

Nel documento pubblicato il Coordinamento diffonde la lettera/invito rivolta al Direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Teranmo per chè venga a trovarli ed a formarsi una idea corretta della realtà per poi tornare, se avrà preso atto di quanto la realtà sia distante da come la ha rappresentata, a riferire in audizione nella sua veste di responsabile del Centro di Referenza Nazionale contro la BRC.

Il documento con l’invito al Direttore D’Alterio è alla Pagina: https://altragricoltura.net/articoli/indagine-conoscitiva-primo-giorno-il-commento-di-fabbris-e-linvito-al-direttore-dellizsm-di-teramo/

FONTE: Comunicato Stampa Altragricoltura

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