Aversa, Consorzio di bonifica: “il Cis Regi Lagni è soluzione al problema allagamenti”

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Ieri 3 febbraio 2023 – dalle ore 11:30 nell’Aula Consiliare del Comune di Aversa il Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno ha tenuto la quarta “Conferenza programmatica sugli interventi di bonifica idraulica” – dedicata ad Aversa ed a tutti gli altri 19 Comuni dell’area aversana, incontro nel quale sono state analizzate le problematiche legate agli allagamenti di alcuni comuni – come Frignano, Gricignano, Succivo, Carinaro – che non riescono a recapitare durante le piogge il troppopieno delle fogne nei canali di bonifica che affluiscono ai Regi Lagni.

“I sistemi fognari collettivi e le canalizzazioni necessarie per l’allontanamento delle acque meteoriche in eccesso sono drasticamente in crisi – ha spiegato il direttore generale del Consorzio di Bonifica, Camillo Mastracchio – La maggiore capacità del sistema depurativo regionale deve essere seguito da ulteriori interventi di difesa del territorio, perché l’equilibrio tra le maggiori quantità di acqua provenienti dalle aree urbane fortemente aumentate e la capacità dei canali di poterle smaltire è drasticamente fuori controllo”.

Al momento, operazioni di manutenzione frequente dei fugatori, contribuiscono a ridurre l’entità del problema “Ma solo le progettazioni che il Consorzio ha avviato nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo Regi Lagni, per 140 milioni di investimenti complessivi, daranno le risposte necessarie – ha detto il direttore del Consorzio Mastracchio, ricordando come “Il primo intervento dovrà essere ultimato entro il 2026, ma le risorse non saranno sufficienti”.

“Abbiamo bisogno di un programma per le opere di difesa del suolo. – ha concluso il direttore – dobbiamo avere cura del nostro territorio. Per questo è importante che i comuni facciano la loro parte. Con il loro contributo il Consorzio è in grado di programmare interventi che mitighino il rischio da allagamento”.

Il Commissario del Consorzio, Francesco Todisco, a margine della Conferenza ha commentato: “Questo incontro ha avuto la funzione di stimolare ed avviare una riflessione sul livello di urbanizzazione raggiunto dall’area aversana e di come dovrà essere pianificata in futuro, per evitare il ripetersi del fenomeno allagamenti, legato anche ad una sempre maggiore impermeabilizzazioni dei suoli”.

L’incontro è stata anche l’occasione per ricordare il motivo per il quale il tributo di bonifica è dovuto dai Comuni all’ente, che è la contropartita proprio per il servizio di smaltimento delle acque meteoriche in eccesso nelle fogne.

Infatti, il troppo pieno smaltito nei canali del Consorzio sfugge materialmente alla gestione e conseguentemente alla tariffazione verso l’utenza finale da parte del gestore del Servizio idrico integrato, come previsto dal terzo comma dell’articolo 13 della legge regionale sulla Bonifica 4/2003, e quanto ne risulta viene catalogata come acqua meteorica.

Comunicato Stampa

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