Piana di Monte Verna (CE), rafforzate le misure antimafia nel piano anticorruzione

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L’Amministrazione Comunale di Piana di Monte Verna (CE) rafforza le misure antimafia nel piano anticorruzione.

Con la delibera n. 3 del 18 gennaio 2023, è stato approvato il nuovo piano anticorruzione da parte della Giunta del Comune di Piana di Monte Verna.

Il piano porta nel comune di Piana le migliori pratiche in materia di prevenzione delle infiltrazioni mafiose negli appalti.

Cosa prevede ?

Pur in presenza dell’obbligo di legge di chiedere alla locale prefettura il rilascio della comunicazione antimafia solamente per lavori superiori alla soglia di 150.000 euro e l’informativa antimafia per lavori di importo superiori a 5,3 milioni di euro, il Comune ha deciso di dotarsi di una regolamentazione rafforzata, anche rispetto alla stessa legge nazionale in materia di prevenzione dal rischio di infiltrazioni mafiose negli appalti, decidendo – in tutti i casi in cui l’ente procede all’affidamento di lavori pubblici con procedure ad inviti ed anche per piccoli importi – di selezionare gli operatori da invitare unicamente tra quelli già muniti di una informativa antimafia liberatoria.

Si è deciso di applicare al territorio casertano uno strumento già esistente nell’ordinamento giuridico e di estenderne l’applicazione: l’anagrafe antimafia degli esecutori istituita dall’articolo 30 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, pensata dal legislatore nazionale per prevenire il rischio delle infiltrazioni mafiose nella ricostruzione dei territori terremotati ma che ben si presta ad essere utilizzata in tutto il territorio nazionale, essendo composta da operatori economici provenienti da tutta Italia, Campania inclusa.

Una misura, quella adottata con il nuovo piano anticorruzione, che – oltre ad avere una ragione di fondo e sostanziale che è quella che la lotta alla mafia si fa a tutti i livelli non lasciando questo arduo compito solo alle Procure ed alle Forze Armate – ha anche lo scopo di accelerare gli investimenti pubblici. Perché è chiaro che con una simile autoregolamentazione l’ufficio tecnico sarà più sereno nell’adozione degli atti e molto meno esposto alla “paura della firma” di cui si dibatte da anni, senza arrivare ad una soluzione concreta della problematica.

Comunicato Stampa

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