
Il vescovo di Caserta, monsignor Pietro Lagnese, si recato in via Vico a Caserta e si è riunito in preghiera, con la famiglia di Gennaro: il ragazzo ferito a morte a coltellate il 28 agosto dello scorso anno in piazzetta Correra a Caserta morto il giorno dopo.
Le gang da movida sembrano inarrestabili: ma la Diocesi con il Vescovo prova con piccoli segni a cambiare la direzione del vento. Mamma Pina e papà Alberto, i genitori di Gennaro, hanno pregato insieme con il padre Vescovo.
“Gennaro è stato ucciso un anno fa. – Commenta il vescovo Lagnese – La nostra preghiera è per lui e per tutti i giovani perché non si ripetano più episodi simili. Le strade rischiano di divenire sempre più nuovi teatri di violenza, è necessario l’impegno di tutti per dare serenità ai giovani che desiderano vivere una serata spensierata e ai genitori che, non li dimentichiamo, attendono a casa il loro ritorno”.
Prechè spiega il vescovo Lagnese: “ad un anno di distanza, anche io sento il dovere di fermarmi e di pregare. Per Gennaro, certo: perché viva in Dio e faccia festa in Cielo. Ma non solo. Per la sua famiglia, segnata per sempre dalla sua tragica fine, e per tutti i giovani, a incominciare da chi lo uccise, perché possano incontrare sulla loro strada persone che sappiano stare con loro e ascoltare le loro paure, ma prima ancora interpretare i loro segnali di aiuto: genitori, docenti, preti, catechisti e animatori che siano veri educatori, capaci di accompagnarli nella loro ricerca di senso, nel riconoscere la loro sete di vita e nel realizzare i loro sogni di bene”.
E inoltre: “è necessario che tutti facciano il loro dovere, – il monito del presule – le istituzioni così come le forze dell’ordine e così tutti noi adulti nei confronti dei giovani, perché si sentano sicuri e accompagnati nei propri sogni e nel confronto con le proprie paure”.