Gli intrecci tra Zannini, Magliocca e Bosco su cui le Procure stanno lavorando

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Zannini si candidò con il Centro Democratico e raggiunse con pochi voti lo scranno del Consiglio Regionale. Strada facendo incontrò Graziano e nacque il sodalizio. Decisero insieme sull’Asi, Consorzio Idrico, Consorzio di Bonifica, Consorzi dell’alto casertano, Sindaci, assessori e su tanto altro che sveleremo a poco a poco.


Mentre poi Graziano ha “camminato su strade di alte operazioni”, Zannini ha seguito “lo spicciolo”: finanziamenti nei Comuni, posti di lavoro, incarichi tecnici e tanto altro. Alle elezioni Regionali 2020, Graziano è rimasto a piedi, mentre Zannini che aveva “curato” tanti Comuni e Consorzi insieme al suo braccio destro Antonio Luserta, dove avevano fatto arrivare finanziamenti a gogo da cui erano scaturiti incarichi, appalti, posti di lavoro consulenze, è risultato il primo eletto con oltre 21mila voti. Sempre proseguendo il filo del percorso, Graziano è andato “in disgrazia”, e così hanno invertito il guidatore: Graziano dietro e Zannini alla guida. Zannini si fa strada ed entra in Provincia di Caserta alleandosi con il debolissimo uomo di destra Giorgio Magliocca, il quale fa alleare Zannini anche con l’ “affamato” Bosco. Magliocca ha garantito Zannini in quanto ha sempre sostenuto pubblicamente che ha coperture dalla Questura, dal Noe, dalle Procure e dalla Prefettura. . Idem Bosco. Nasce così l’alleanza “intrecciata” Magliocca/Zannini/ Bosco che controlla tutta la provincia. “Sotto” (in senso gerarchico e di nascosto) di loro il lavoro lo fanno Luserta, Crisci e Marzo per Zannini. Bosco lo fa direttamente e accontenta la consigliera regionale Maria Luigia Iodice da una parte, mentre la frega dall’altra tramite i suoi consiglieri provinciali. Caputo e Santangelo “muovono” il Consigliere Campolattaro, Magliocca senza far capire niente a nessuno “muove” invece i funzionari provinciali. Arriva in Provincia, se li chiama, li “confessa” e le delibere e le determine volano. Tutto questo è già oggetto del lavoro degli organi inquirenti e della Procura di S.M.C.V.
Facendo un passo indietro, in piene elezioni al Comune di Caserta accade di tutto: Zannini accompagna Magliocca da De Luca; Magliocca che non aspettava altro, da uomo di destra passa a sinistra e vota Marino. In tal modo Magliocca si blinda la ricandidatura e la vittoria certa a Presidente della Provincia, come poi è accaduto. In piena campagna elettorale per le provinciali Magliocca, Zannini, Bosco, Caputo, Sant’angelo e la Iodice iniziano a spartirsi il nuovo CDA della Gisec e così dopo la vittoria si spartiscono tutto in quote, come accade nelle società.
Per Bosco c’è stato anche un bonus extra, infatti è stato “piazzato” al Comune di Caserta come assessore.
Le Procure e gli organi inquirenti sanno bene e sono ben a conoscenza di questo quadro e delle dinamiche.
Alla DDA, DNA, DIA, Guardia di Finanza, Carabinieri, Questure e Prefetture è chiara l’indagine in corso sugli appalti, sui collegamenti con società di scopo e di cartelli, di persone e riferimenti di camorra, sui concorsi per posti di lavoro, sugli incarichi, sulle consulenze, sulle spartizioni dei CDA, sui riferimenti dove tutti gli enti mandano le gare.
Tempi e modi di intervenire non è compito nostro, ma possiamo pensare che la camorra nel frattempo è di nuovo diventata un solo corpo e anima con la politica e gli uffici pubblici.

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