Santa Maria Capua Vetere, la denuncia del SIPPE

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“Le difficili condizioni di lavoro che si stanno verificando nel Carcere di Santa Maria Capua Vetere rischiano di compromettere la sicurezza del Penitenziario che oggi soffre di una carenza di personale di Polizia Penitenziaria di circa 61 unità (dato in continua crescita a causa dei prossimi pensionamenti e futuri trasferimenti di personale in altre sedi).

A darne notizia è il Dirigente Nazionale SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria) Michele Vergale che da sempre denuncia le condizioni disperate in cui si trovano a lavorare i Poliziotti Penitenziari in tutte le Carceri ma soprattutto in quello di Santa Maria Capua Vetere. Attualmente l’organico del penitenziario di Santa Maria Capua Vetere – commenta Vergale – è composto da 417 unità che svolgono servizio d’Istituto più 62 unità che svolgono servizio presso il Nucleo Traduzioni e Piantonamenti. Dopo i fatti incresciosi successi nel 2020 – rivolta messa in atto dai detenuti, (delinquenti impuniti e poliziotti indagati per” tortura”) purtroppo, 61 Agenti di Polizia Penitenziaria “attualmente” si sono visti coinvolti in una bufera giudiziaria e sospesi dal servizio. 

Il Personale di Polizia Penitenziaria, – continua il sindacalista – oltre ad essere anziano e stanco è fortemente sfiduciato perché a tutt’oggi non si sente avere al suo fianco un vero LEADER che affianca, tutela ed incentiva il Personale. Come Sindacato abbiamo più volte cercato di sensibilizzare l’attuale Comandante sulle problematiche che coinvolgono la gestione del Penitenziario di Santa Maria C.V. ma in qualità di dirigente, anziché adottare delle strategie di dialogo e confronto considera il nostro sindacato come una minaccia.

Per tanto auspichiamo che il DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) prenda atto della difficile condizionedi lavoro dei Poliziotti Penitenziari ed invia urgentemente nuovo Personale ma soprattutto auspichiamo che sostituisca l’attuale Comandante del Penitenziario di Santa Maria C.V., inviando un vero LEADER che rivesta la figura di Comandante   che  affianca, tutela, incentiva e motiva il Personale – ciò che gli Uomini e Donne della Polizia Penitenziaria hanno bisogno di avere  – e non dei semplici capi che sanno solo essere formali e comandare a bacchetta. È giunto il momento che le Istituzioni aprono gli occhi e le orecchie e soprattutto che prendano dei provvedimenti concreti ed immediati, prima che la situazione possa degenerare all’improvviso. Riteniamo scandaloso – conclude Vergale in un testuale comunicato stampa giuntoci in redazione – che le Istituzioni hanno preferito finanziare 28 milioni di euro per la costruzione delle Casette dell’Amore destinati ai detenuti, che destinarli per migliorare la sicurezza degli Istituti Penitenziari. Non abbiamo parole.  

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