Proseguono le indagini della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere sulla morte della 55enne Raffaella, investita e uccisa da un treno il 5 maggio alla stazione di Marcianise. Dai primi rilievi della Polizia sembrava si trattasse di suicidio ma i familiari hanno così nominato gli avvocati che hanno presentato esposto alla Procura per riaprire le indagini e vagliare anche l’ipotesi di omicidio.
Al vaglio il cellulare della donna sequestrato dalla Polfer che potrebbe contribuire a ricostruire la mattina del drammatico incidente, quando la donna è rimasta sola a casa. Inoltre, si ascolterà anche il medico di base della donna e lo specialista psichiatra casertana primario di struttura ospedaliera, che a detta dei familiari potrebbero confermare che la donna non aveva disturbi particolari ma un semplice uno stato d’ansia reattiva e che mai aveva manifestato tentativi o idee di suicidio. Sulla vicenda c’è comunque il massimo riserbo della Procura e dei legali della famiglia