Al via domani l’udienza preliminare del processo per le violenze avvenute il sei aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, che partirà domani davanti al gup Pasquale D’Angelo, in cui sono imputati poliziotti della penitenziaria e funzionari del Dap per un totale di 108 indagati e 200 avvocati coinvolti, divisi in due sale.
Ma intanto l’aula bunker del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che sorge a fianco al carcere dove sono avvenuti i fatti, si prepara ad ospitare uno dei processi più complessi degli ultimi anni. “L’edificio – spiega la presidente Gabriella Maria Casella all’Ansa – è stato ristrutturato di recente e abbiamo ottenuto dal Ministero l’installazione dello stesso circuito di videoconferenza presente al tribunale centrale”. Il Gup D’Angelo renderà nota domani mattina nel corso dell’udienza la decisione sulla richiesta di proroga della misura dei domiciliari avanzata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Aggiunto Alessandro Milita e sostituti Daniela Pannone e Alessandra Pinto).