Come ormai consuetudine di ogni fine anno, il noto quotidiano Il Sole 24 ORE ha pubblicato la tradizionale classifica delle province italiane sulla qualità della vita.
La provincia di Caserta è scesa ulteriormente classificandosi al centesimo posto, nuovamente ancorata nei bassifondi della graduatoria. Su 107 comuni analizzati infatti, Caserta è 100esima e perde sei posizioni rispetto al 2020, Avellino crolla ed è 93esima (-9) , Napoli guadagna due posti ma è 90esima, Salerno avanza di quattro posti ma è solo 89esima e infine Benevento è 86esima (-7). Caserta inoltre, è terzultima in Italia per spesa sociale nei comuni.
Netto e senza peli sulla lingua il commento del Sindaco di Marcianise Antonello Velardi: “Si può discutere di qualsiasi classifica e contestarne i metodi di indagine, ma gli indicatori sono uguali per tutti. E comunque Caserta è nei bassifondi stabilmente da diversi anni, da quando “Il Sole 24Ore” ha avviato questo monitoraggio, copiato peraltro anche da altri giornali. Essere agli ultimi posti è una grande mortificazione per chi qui abita e vive. E’ un’onta che dovrebbe farci riflettere. Per parte mia, faccio una personale considerazione. La provincia di Caserta, a differenze delle altre che galleggiano stabilmente agli ultimi posti, non è affatto povera e, soprattutto, ha primati che altri neanche si sognano. Sono pochi i territori in Italia che possono vantare, per dire, prodotti riconosciuti a livello planetario (la mozzarella), siti di richiamo universale (non solo la Reggia o Casertavecchia e San Leucio, ma anche l’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere che è quello di Spartaco, il personaggio più noto negli Stati Uniti, il Museo Campano o il Mitreo: luoghi citati in tutti i libri di storia), tratti naturalistici di straordinaria bellezza (il litorale domizio è un unicum da Scilla fin su alle Cinque Terre).Con questi top player si potrebbe primeggiare in ogni campionato. Così non è: siamo sempre in zona retrocessione. Il quadro che ci viene consegnato ogni giorno è sconfortante: qui ci si applica sulle controversie, sugli scontri personali, sull’accaparramento di spazi del sistema. E’ una continua invasione di campo. Il risultato è quello che ogni anno, di questi tempi, prima di Natale, il “Sole 24Ore” ci ricorda implacabilmente. Inchiodandoci alla nostra vergogna e facendo scappare sempre di più i giovani migliori che qui non hanno più ragione per restare”.