Il Sindaco di Marcianise Antonello Velardi torna sulla situazione movida e sicurezza nella sua cittadina. Una tavolo in sinergia con la Questura di Caserta ed il Prefetto, così come con le forze dell’Ordine cittadine. I risultati delle indagini condotte sono state scritte in una lunga lettera firmata proprio dal primo cittadino marcianisano.
“Ho telefonato al questore di Caserta, il dottor Antonio Borrelli, per ringraziarlo a nome dell’Amministrazione comunale e della città per il recente, positivo esito delle indagini avviate a seguito di alcune ripetute risse nella zona della movida nel centro di Marcianise. La polizia ha individuato e sanzionato cinque giovani resisi responsabili delle violenze: per loro è scattato anche il provvedimento daspo che vieta lo stazionamento dentro e nelle prossimità degli esercizi commerciali, nelle ore serali e notturne, per un bel po’ di mesi. Analogamente, per manifestare la stessa gratitudine, ho chiamato il dirigente del commissariato di polizia di Marcianise, il dottor Pasquale Lamitella, che ha coordinato le indagini. Il ringraziamento è a tutti gli operatori di polizia, particolarmente impegnati nelle azioni di prevenzione e controllo, così come deciso in sede di comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Caserta, il dottor Raffaele Ruberto, che aveva subito risposto alle sollecitazione della comunità di Marcianise .Nelle operazioni ha avuto un ruolo significativo anche la Polizia Municipale: per tal motivo il dirigente del commissariato ha voluto formalmente elogiare due appartenenti al Corpo per il prezioso apporto. È una risposta giusta, veloce, intelligente, efficace da parte dello Stato – nelle sue articolazioni – alle degenerazioni della movida. Ed è la dimostrazione che la risposta corale, coordinata, è sempre la migliore, quella auspicabile. La dimostrazione della particolare attenzione che c’è su Marcianise. Tocca ora a tutti noi – cittadini e commercianti, innanzitutto – saper dimostrare che la fiducia va meritata e che nessuno può tirarsi fuori quanto alle proprie responsabilità. Parlare, protestare, è certamente un diritto; ma agire è un dovere. Lo Stato c’è, ma lo Stato siamo noi. Ora andiamo avanti, con serietà e responsabilità”.