Caserta, identità cancellata dal marito per 20 anni: condannato al carcere guardia giurata

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Una storia di violenze, di cattiveria che nulla a che fare con l’amore di un padre e di un marito. Vittima una donna 56enne di Caserta e le sue figlie, da fine anni ’90 trasferite a Trani, in Puglia, che dopo una lunga lotta, ha visto riconosciuti i suoi diritti con una condanna al marito per maltrattamenti in famiglia.

la pena inflitta dal giudice si è basata sul racconto della donna e dalle figlie, vittime in ugual modo delle violenze dell’uomo. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Trani e comprende molti risvolti violenti del rapporto familiare, non solo quello delle violenze. Per venti anni infatti, l’uomo, una Guardia Giurata 46enne, ha cancellato l’identità della moglie casertana, tenendola segregata in casa, costringendola a parlare pugliese, a dichiarare un’età diversa e a non avere contatti con la famiglia d’origine. Stesso modus operandi per le figlie, che non avevano rapporti con i parenti fin quando la madre, sfinita dalle continue violenze, si è fatta coraggio ed ha raccontato tutto alle ragazze. Da lì i primi contatti nascosti con i parenti ai quali hanno raccontato tutto e facendosi forza l’un l’altro prelevando di nascosto la donna portandola a CAserta, hanno denunciato finalmente l’uomo.

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