Papa Francesco si complimenta con Casa Rut: “La testimonianza di Joy patrimonio dell’umanità”

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Papa Francesco è da sempre attento alle tematiche riguardanti la tratta degli esseri umani, ancora ben presente nella nostra quotidianità in tutto il Mondo e che vede numerosi intrecci anche con tante ragazze, spesso giovani, costrette alla prostituzione. Proprio a tal riguardo si complimenta con Casa di Rut di Caserta, fondata da suor Rita Giaretta, una realtà che cha accolto centinaia di ragazze costrette alla prostituzione in provincia di Caserta e Napoli dando loro non solo una dimora ma anche possibilità di lavoro, consentendo inoltre di condannare sfruttatori ed aguzzini della tratta.

“La tragedia della tratta sembra invisibile e invece è onnipresente nelle nostre società”, scrive Papa Francesco alla prefazione al libro di Mariapia Bonanate «Io sono Joy» (San Paolo), rilanciata da Vatican News. Joy è una giovane che dalla Nigeria è arrivata in Italia costretta alla prostituzione ma ha trovato l’accoglienza della comunità «Casa Rut» di Caserta. “Quella di Joy – sottolinea il Papa – è una storia che accomuna tante altre persone, come lei rapite in una catena infernale e colpite dalla tragedia dell’invisibilità della tratta. Una storia tanto sconosciuta quanto sinistramente onnipresente nelle nostre società globalizzate. Con questa storia ho il preciso intento di consegnare ai lettori la testimonianza di Joy come patrimonio dell’umanità. Dal momento che sono innumerevoli le giovani donne, vittime della tratta, che finiscono sulle strade delle nostre città, quanto questa riprovevole realtà deriva dal fatto che molti uomini, qui, richiedono questi servizi e si mostrano disposti a comprare un’altra persona, annientandola nella sua inalienabile dignità”. 

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