Messa in sicurezza del campanile dell’Annunziata, il commento del sindaco Velardi

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“Si sono concluse a tarda sera le operazioni di messa in sicurezza del campanile dell’Annunziata da parte dei vigili del fuoco che sono prontamente

intervenuti dopo la caduta del batacchio, ossia il battaglio della campana nella sommità della struttura. Via Bosco è attualmente transennata, l’ufficio tecnico del Comune di Marcianise è stato invitato ad effettuare i lavori immediati per eliminare ogni possibile pericolo. Già domattina sarà effettuato un sopralluogo per decidere sul da farsi. Nel giorno di zona rossa, con tutti i marcianisani costretti a stare a casa anche per la pioggia, siamo stati fortunati e non c’è stata alcuna vittima. Ma siamo stati anche sfortunati perché il lockdown ha inchiodato i leoni da tastiera ai computer e stasera si sono scatenati, ognuno parlando di ciò che non sa, individuando cause e responsabilità con la stessa inconsapevolezza di un ignorante che si crede scienziato e quindi diagnostica malattie gravi e indica ai medici la prognosi giusta. L’unica cosa certa è che certe cose accadono per mancanza di manutenzione. E qui, per quanto è accaduto stasera, la faccenda si complica. Il complesso dell’Annunziata, e quindi anche il campanile, è di proprietà del Comune ma è dato in gestione al parroco pro tempore che ha la relativa responsabilità. Stasera, il parroco don Francesco Pappadia ha reso noto che due estati fa ha segnalato il mal funzionamento delle campane con una nota protocollata al Comune. Il protocollo è del 19 luglio 2019, l’aggiusto fu fatto. Poi a inizio 2020 ha inviato una relazione, datata 13 gennaio, sul pericolo di una delle tre campane, quella che ha perso stasera il batacchio, sottolineando la necessità di provvedere. Costo dell’intervento per la messa in sicurezza della campana: 900 euro. Il parroco ha anche aggiunto che nessuno del Comune lo ha mai filato neanche di striscio. Vedremo chi è responsabile e chi non ha fatto cosa. Contesteremo le responsabilità ai diretti responsabili, già lunedì scriverò una nota al dirigente dell’area tecnica. Sarà lui a spiegarci se il parroco ha a sua volta sottovalutato il pericolo imminente. Ad ogni buon conto, a gennaio scorso noi al Comune non c’eravamo: gli uffici tecnici erano frequentati da ben altri soggetti che lì erano di casa, per diversi motivi. Non perché vogliamo sottrarci a responsabilità, ma giusto per chiamare le cose con nome e cognome. Aggiungo che questa vicenda conferma ulteriormente la necessità di un cambio di passo radicale negli uffici comunali e di una chiarezza totale dell’azione amministrativa. Sempre a proposito dei leoni da tastiera, osservo – senza alcuna sorpresa, per la verità – che ci danno lezioni coloro i quali sono stati con le mani in pasta per anni, o in via diretta o perché figli dei maneggioni che frequentavano ambienti contigui al Comune e alla Chiesa marcianisana. E’ il tipico atteggiamento di coloro che sanno di aver commesso malefatte e attaccano prima di essere attaccati: non sono credibili e quindi, vorrei spiegarglielo, sono più credibili se stanno zitti. Chiudo con una considerazione. A prescindere dalle convinzioni religiose di ognuno, di certo stasera a Marcianise si è evitata una tragedia grazie ad un miracolo. Santo Stefano ha provato a darci una mano, pur noi non meritandola”. Questo il commento del sindaco Antonello Velardi sui propri canali social.

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