Il Sindaco di Aversa Alfonso Golia, sfiduciato dalla sua Giunta, ha affrontato tutti gli argomenti al centro della discussione nella conferenza stampa convocata per fare chiarezza sui dubbi legati alla salvaguardia di bilancio, dopo la bocciatura del documento nel consiglio comunale del 30 novembre scorso. “C’è distanza ideologica e programmatica coi consiglieri del mio partito”, dichiara.
“Aversa ha bisogno di prospettiva. Non chiederemo una fiducia a termine perché dobbiamo portare la città in un porto sicuro. La strada più semplice sarebbe quella di non tornare in consiglio comunale, ma io lo farò. Anche io ho commesso i miei errori sul piano politico, su questo dubbi non ce ne sono. Ma respingo al mittente tutte le accuse sul piano tecnico, soprattutto se arrivano da quelle persone che mi hanno ostacolato con determinazione anche sulla stabilizzazione degli Lsu. Quella stessa parte del mio partito, il Pd, che oggi mi dice che sono quello che fa i bilanci truccati. Ormai è chiaro che c’è una distanza ideologica e programmatica. La Regione Campania ha già diramato il documento di indirizzo strategico e c’è bisogno della politica, di atti di coraggio per presentare progetti che vadano a cambiare il volto alla città di Aversa. Qui c’è bisogno di persone che non hanno paura di decidere”.
“A mio giudizio i dubbi hanno poco e nulla hanno a che vedere col bilancio di riequilibrio. Ci troviamo di fronte a tatticismi che non mi appartengono e non voglio fare”. Per questo afferma di non “fare finte modifiche al documento contabile per permettere accordi fasulli”. E chiarisce: “Finché possibile, ho il dovere morale e giuridico di recuperare i crediti, non di stralciarli. Sono più dei 10 giorni che mi pongo la stessa domanda: a chi servirebbe questo bonus? Mi sarebbe piaciuta una grande collaborazione da parte di chi contesta questo lavoro di risanamento, proponendo come recuperare quei crediti. Io sono stato sempre contrario ai condoni e lo sono ancora”.