La più grave crisi degli ultimi decenni non ferma la Festa dei Popoli di Aversa. La manifestazione ideata e organizzata da alcuni uffici della diocesi di Aversa giunge alla X Edizione, intitolata “Ogni uomo è mio fratello”: come ogni anno, l’evento si articolerà in un percorso a tappe in grado di coinvolgere società civile, comunità parrocchiali e istituzioni scolastiche, per culminare nell’evento finale di maggio 2021.
“La Chiesa spera in una rinnovata Pentecoste”, afferma Mons. Angelo Spinillo. “Infatti, come narra il libro degli “Atti degli Apostoli”, in quel giorno di festa le tante persone presenti sulla spianata del Tempio a Gerusalemme, non cambiarono la loro identità né le forme della propria presenza, ma, riconoscendo il dono di Dio, la comune grazia della vita, ebbero la possibilità di condividere il bene. Anche oggi, per noi, deve essere una festa incontrare, conoscere, condividere il bene della vita in tutte le forme in cui si è sviluppata nella storia di ogni popolo e di ogni persona. Sarà possibile se tutti impariamo a parlare l’unica lingua della fraternità”. “Questa terribile crisi aumenta le disuguaglianze fra i popoli e le nazioni”, dichiarano don Giuseppe Esposito e don Carlo Villano, responsabili della “Festa dei Popoli Aversa”. “D’altra parte, però, non potevamo non ripartire con il nostro percorso, che il prossimo anno raggiungerà un traguardo importante: dieci anni di impegno e cooperazione per far crescere la cultura dell’accoglienza, per educare all’umanità e alla solidarietà, fra preghiera e colori, riflessione, sapori e melodie”.
La partenza della X Edizione della Festa dei Popoli Aversa è affidata alle scuole, il cui ruolo assume particolare rilevanza, specialmente in un anno tanto complesso e travagliato. Lo sottolineano le referenti del Percorso Scuole, Lina Ingannato e Mariolina Ferraro: “In dieci anni di cammino insieme alle comunità scolastiche, possiamo dire di aver compiuto passi da gigante nel trasmettere e fortificare quelle che sono le finalità educative e formative della F.d.P.: educare al senso di umanità ed all’empatia, comprendere che il razzismo non è contemplato dal Signore, formare all’uguaglianza e fratellanza fra i popoli”. Sono già moltissimi gli istituti scolastici (Scuole Primarie, Secondarie di I e II grado) che hanno aderito al percorso 2020-2021, che prenderà il via a metà dicembre con la “Preghiera a colori”, ovvero una Preghiera Interconfessionale fra “fratelli diversi” che si terrà in streaming.
“Ovviamente, tutte le attività si svolgeranno nel più rigoroso rispetto delle misure di sicurezza anticovid, e quindi in larghissima parte a distanza, ma la nostra speranza è che il tanto auspicato miglioramento della situazione epidemica possa permettere l’organizzazione in presenza della giornata finale di maggio”.